Tutti i miei giorni
Non mi liberai ieri
Non mi liberai ieri
dello scandalo d'esistere.
Non lo farò nemmeno oggi
preferendo la leggerezza di
pensare
ai giorni in cui pesavo
poco
e il viso avevo di lentiggini
pieno
come di papaveri in estate un
campo di grano.
Quel che fui mi trasfigura
ogni giorno,
quel che sono non riesce nemmeno
ad ingannarmi.
Molti giorni trascorsi senza un Pc a disposizione: improvvisamente le giornate cambiano ritmo anche se il maledetto apparecchio si è rotto contro la tua volontà. In fondo non è stato del tutto un male e, forse, dovremmo farlo tutti di tanto in tanto. Riflettere in modo diverso fa bene alla salute, comunque sia.
8 commenti:
Ciao Sal ^_^
ti leggo sempre con molto piacere, sia qui che nel mio blog.
Avrei piacere se ogni tanto postassi (bruttissimo gergo) qualcosa da me, senza impegno e solo quando ne hai voglia.
Per quanto riguarda le imminenti feste non so che dire, potessi sparire e stare accoccolata solo con Biri sarei felice, le affinità elettive sono solo un sogno ma almeno con la fantasia gioisco.
Un abbraccio
Oh come condivido questo pensiero!
Bastano pochi giorni senza il pc tutto assume un'altro sapore, anche più gustoso, se vuoi.
Il fatto è che ci si fa prendere sempre da mille cose e quindi il tempo che avremmo dedicato al "web" viene subito riempito da qualche altra cosa da fare...
Buon fine settimana
@NADIA- Sei sempre prodiga di complimenti nei miei confronti, troppo credimi. Le affinità elettive non è vero che sono un sogno, esistono e se possono godere i frutti. Affermare che siano facili da raggiungere e mantenere è tutt'altro discorso: quella è la vera utopia.
@ANNAGI- Di condivisione in condivisione ricambio l'augurio. Credo semplicemente che il Pc debba essere tenuto a freno: usarlo e non farsi usare. Ma è un equilibrio delicato.
non c'è possibilità di moderare l'interesse come si può fare con la velocità. Se ti interessa scrivere sul web l'interesse è pieno e non ha riserve. la vita reale e lo scrivere sul web sono due mondi si incontrano solo per lasciare uno un elemento nell'altra e di nuovo separarsi . il viaggio mai insieme. una contaminazione che non amalgama
@ANTONELLA- Tu dici, quindi, il blog è un mezzo senza mezzi termini, senza chiaroscuri di base. Io non so...sinceramente posso dirti che mi sento realizzato solo quando i due mondi riescono a fare all'amore, magari sui sedili del treno sul quale s'incontrano. Ma avviene molto raramente, più spesso è un continuo rincorrersi dopo l'ennesima delusione; esiste poi il problema del terzo o quarto o quinto incomodo! Nel confrontarsi e nello spiegarsi la mia energia vitale si spende, svapora, prende strade nuove e a volte viene accoltellata in un angolo buio e sconosciuto. Io esco a cercarla e ne riporto i brandelli a casa: li veglio e cerco di ricomporli ma so perfettamente che qualcosa, ogni volta, è persa per sempre e non sempre la "contaminazione" mi ripaga con moneta di ugual valore. Chissà se sono riuscito a spiegarmi?
La risposta alla tua domanda è sì, avevi capito bene e spero accetterai ^_^
Un'altra cosa, non sono una persona che fa complimenti si solito ma più che altro volevano essere un messaggio di empatia che ho nei tuoi confronti e di poche altre persone a questo mondo. Forse sbaglio ad essere sempre così diretta ma questo è il mio catarretaccio, non era cmq mia intenzione nè imbarazzarti nè metterti in difficoltà, credi.
@NADIA- Lasciamo perdere gli imbarazzi e i minuetti: la tua proposta mi ha piacevolmente sorpreso ma credo che dovremmo parlare un attimo in privato. Su questo blog c'è un indirizzo email, usalo per favore. Ciao
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