martedì 28 ottobre 2008

QUEL CHE NON SI DICE ovvero POLITICAMENTE SCORRETTO


Dareste il volante in mano su una strada piena di curve di montagna ad un ragazzo senza patente e che nella sua vita ha guidato sempre e solo una vespa?
Un’infinità di discussioni, mille voci ( quasi tutte volte in direzione degli studenti che giustamente protestano ) e nessuno che affronti i problemi base, quelli che stanno all’inizio di questa e di molte altre questioni. E’ un massacro della logica dell’interloquire, un sistema che parte dalla fine dando per scontato ciò che scontato non è.
A scuola fanno lezione gli studenti o gli insegnanti? Ha senso demandare ai ragazzi la gestione dell’insegnamento? Ha senso impostare i programmi, le materie e le ore ad esse dedicate secondo le “direttive” degli studenti? Che qualifica hanno i ragazzi che sfilano in corteo o bloccano l’accesso ad una scuola per fare lezione? Cosa sanno e quindi cosa hanno da insegnare su argomenti di storia , filosofia, matematica, letteratura, fisica, arte…etc, etc?
Molti obietteranno che la classe docente fa schifo, che è una massa di somari, di persone senza alcuna dignità culturale. Si potrebbero fare numerosi distinguo ed evitare generalizzazioni ingiustificate ma ammettiamo che sia una critica giusta e assolutamente centrata: sostituireste una mandria di somari con un’altra? Questa sarebbe la soluzione ai mali della scuola? Avete sentito parlare gli studenti in questi giorni? Li avete guardati negli occhi mentre parlano? Siamo tutti veramente convinti che dietro le frasi sgangherate di questi ragazzi non ci sia la mente, l’imput di organizzazioni politiche e sindacali ben più lucide e con obiettivi ben più chiari? E quali sono questi obiettivi? Migliorare? Riformare? O lasciare tutto così com’è?
Ma veramente credete che l’insieme degli studenti di oggi fra i 15 e i 25 anni abbia in sé la maturità, la misura e la cultura per gestire un liceo o un’università?
Parliamo di questo che è l’inizio; i cortei, gli slogans e tutto il resto sono lo stadio terminale di un cancro iniziato molto tempo fa. E mai curato perché evidentemente fa comodo a molti anche in alto loco, di destra e di sinistra; a giovanotti di 20 anni , apparentemente, fa comodissimo, poi tra altri due decenni ne riparliamo.

3 commenti:

Nadia ha detto...

ora non frequento ambienti scolastici ma ti assicuro che quando io facevo le superiori i soli che proclamavano scioperi, proteste e occupazioni erano tutti iscritti a partiti, nulla di nuovo quindi.
Spero solo che alla fine di questa controversia prevalga solo il buon senso. Ciao

VIRI ha detto...

UNADONNA- Nemeno io frequento più ambienti scolastici se non indirettamente come padre di figli in età scolare. Io al liceo c'ero fra il 1966 e il 1971 ed ero a Milano al Parini, e facevo le occupazioni e i picchetti e prendevo e davo legnate; quando dico certe cose, anche se non pretendo di emettere sentenze assolute, so comunque ciò di cui parlo per esperienza diretta. Ho capito dopo molte cose, mi pare che per altri il tempo sia passato invano. Buon senso dici? MAH...

Nadia ha detto...

ciao salina, ho cambiato link oggi, se vuoi prendi nota di questo. A presto ^_^