Sono più sereno perchè il quadro si sta ricompattando e nuove luci tagliano la penombra della mia stanza. Ho realizzato con matura certezza alcune cose che in fondo sentivo dentro di me ma tralasciavo con elegante snobismo; le certezze evidenti mi hanno sempre fatto sentire un po' in gabbia e, da giovane, non le ho mai invitate a casa.
Adesso non mi sono arreso, sono solo diventato più educato e comprensivo: faccio un favore a me e a loro. Di tanto in tanto mi siedo al caffè e discutiamo con un garbo mite e asciutto dei flussi vitali che attraversano le nostre esistenze...ed io sorrido, non visto, dietro le mie lenti. Amore e solitudine e parole che mancano; voci, le vostre, e vite, tante vite e mani e occhi...quale segreto nasconde allora questo silenzio che, infine, ci sottende tutti e questa solitudine che tutti ci rende fratelli?
Una persona mi ha chiesto di rileggere dopo molto tempo i passi di una poetessa: Emily Dickinson, e così ho riaperto una porta che forse mi aspettava ed è stato molto bello. Dovrei fare una traduzione e... l'ho fatta ma, incapace come sono di non farmi trascinare, ne ho scritta anche un'altra ed essa è la vera traduzione. Fidando nella comprensione di miss Dickinson.
We learned the Whole of Love The Alphabet -
the Words A Chapter -
then the mighty Book Then -
Revelation closed
But in each Other's eyes
But in each Other's eyes
An Ignorance beheld
Diviner than the Childhood's
And each to each,
understood Alas,
that Wisdom is so large And Truth -
so manifold!
Tutto imparammo dell'amore:
alfabeto, parole,
un capitolo, il libro possente,
poi la rivelazione terminò.
Ma negli occhi dell'altro
ciascuno contemplava un'ignoranza
divina, ancor più che nell'infanzia;
L'uno all'altro fanciulli
tentammo di spiegare
quanto era per entrambi incomprensibile.
Ah, com'è vasta la saggezza
e molteplice il vero!
alfabeto, parole,
un capitolo, il libro possente,
poi la rivelazione terminò.
Ma negli occhi dell'altro
ciascuno contemplava un'ignoranza
divina, ancor più che nell'infanzia;
L'uno all'altro fanciulli
tentammo di spiegare
quanto era per entrambi incomprensibile.
Ah, com'è vasta la saggezza
e molteplice il vero!
Io però tradurrei così:
Se fosse un altro tempo,se fosse un'altra vita.
Ma è questa stropicciata esistenza
il nostro pane quotidiano.
Tu sai cos'è la solitudine-
Io so che la viviamo separatamente
ma amo ugualmente
la consuetudine mentale che
da sempre ci lega.
Mai domo
sono solamente più bianco
mia signora.
3 commenti:
di questo post mi ha consolato il fatto che tu sia più sereno. che è un traguardo magari anche solo momentaneo a cui aspiro ogni giorno. Delle poesi entrambe bellissime vorrei far rilevare di come in effetti l'amore non sia mai un sentimento che condividi ma si agita in noi solitario e selvatico
Ciao Salina, sei una persona bellissima e molto sensibile e scrivi con il cuore.
Ti leggo sempre con piacere.
UN CARO SALUTO DA ROSY.
@ANTONELLa- La mia serenità ha subito duri colpi negli ultimi giorni. Tu ne sei involontario tramite e non è la prima volta che succede: voglio dire che l'attrazione, anche pulita,fra 2 persone suscita in qualche modo invidie e velenosi risentimenti. E' un problema che conosco bene, la verità delle sensazioni è spesso troppo trasgressiva e lo scandalo arriva anche in contesti inusuali. E vero, non condivido l'amore con nessuno per tale motivo esso mi sta divorando.
@ROSY- Mi fai complimenti sinceri, credo ad essi e per me mi tengo la tua affermazione che ciò che scrivo prima di esser pubblicato deve ricevere l'imprimatur del cuore. Ti ringrazio.
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