lunedì 20 ottobre 2008


Io non faccio opinione ma ho delle opinioni; contemporaneamente sento sempre più invadente la sensazione che molti altri, nei blog e fuori ( anche ad alto livello ) pretendano di fare opinione con la O maiuscola senza informarsi, senza leggere, senza riflettere. Ci sono molte voci in giacca e cravatta e con auto blu al seguito che fanno dello slogan e dell'ideologia fine a se stessa la propria bandiera: esse sono osannate e portate sugli altari della più nobile e corretta informazione. Scuola, ancora scuola perchè la ritengo al centro della crescita civile di uno stato; e scioperi e cortei contro quella che viene definita una riforma INFAME. Ci sono sostanzialmente le seguenti accuse:

-ABOLIZIONE DELL'EDUCAZIONE CIVICA: non è vero, essa è stata introdotta col nuovo nome di " Cittadinanza e Costituzione" e sarà materia obbligatoria.
- ABOLIZIONE DEL TEMPO PIENO: non è vero, è anzi previsto un aumento del 50% di tale tempo sfruttando la aumentata disponibilità di insegnanti dovuta all'introduzione del maestro unico.
- AUMENTO DELLE ORE DI LEZIONE: non è vero, nelle scuole superiori ad es. le ore diminuiranno di ca. 3 o 4 unità alla settimana.
- 87000 TAGLI IN ARRIVO: non è vero. Innanzitutto nel pubblico impiego non sono possibili licenziamenti di questo tipo! La spesa per la gestione della scuola come sistema sta andando fuori controllo e senza fondi da spendere non c'è alcuna discussione possibile in prospettiva futura. Si tratta non di tagliare bensì di porre un freno ad una corsa folle verso il vuoto.
-PENALIZZAZIONE DEGLI STIPENDI DEI PROFESSORI: è falso. Una parte dei soldi risparmiati controllando le spese saranno usati in premi in denaro per gli insegnanti Si calcola che nel 2012 per ca 250000 professori ci sarà un bonus variabile tra i 5 e i 7 mila euro.
Questa per sommi capi la riforma Gelmini: non è perfetta ma certamente non merita gli insulti anzi i ragli di cui è stata fatta oggetto. Mi fa impressione sentire parlare di una questione così importante come una riforma scolastica soltanto per epiteti o slogans vecchi e beceri, soprattutto tenendo conto dello stato di degrado educativo e non in cui versa la nostra società e la scuola che ne è lo specchio fedele. CHI NON SALTA GELMINI E', ovviamente.

3 commenti:

Nadia ha detto...

sai che la penso come te vero? i cambiamenti però non piacciono a nessuno. Venus ^_^

VIRI ha detto...

UNADONNA- Secondo me quelle che non piacciono sono le verità lontane dall'omogeneità mediocre e imperante. E poi non dimenticare la storia degli ultimi 30-40 anni: il 68 è ancora molto vicino e, a quanto pare, non ha insegnato nulla.

silvano ha detto...

Cara Salina, niente di personale, ma non pensi che di reale ci sono solo tagli? Il resto sono promesse non finanziate. Costa niente promettere. Non c'è copertura finanziaria, e fin che non c'è copertura sono chiacchiere.