martedì 9 dicembre 2008

IL PADRONE DI CASA E' MOMENTANEAMENTE USCITO


Non è vero che mi faccio capire e, allo stesso modo, ciò che scrivo non mi rappresenta quanto io vorrei. Il blog è comunque il confine più vicino ai territori del mio spirito, da lì in poi dovete inventarvi pionieri. Non mi sembra un compito così sgradevole, in fondo è l’anima della blogosfera.
Tutta la mia vita, quella che conta, l’ho trascorsa in un confronto impietoso tra i miei sogni, i miei impulsi e il mondo che m’era toccato di vivere; dopo i 16 anni sono saltato su così tanti campi minati che oggi dovrei essere solo uno storpio, un povero corpo mutilato da ferite non più ricomponibili. La libertà, la democrazia, l’amore e la rappresentanza, la società e perfino la storia, tutto questo enorme e composito fardello di idee non sono mai entrate dentro di me in modo naturale e piano: ogni anelito è stato sempre filtrato dalla cultura della mia generazione e dalla musica che ne era la più diretta emanazione. E ciò non l’ho mai compiutamente digerito! Perché, vedete,non c’è un concetto più avversato da quelli che nel ’68 avevano 16-18 anni di quello di un tutor, dello stronzo di turno che ti dice cosa e come. E non c’è stata una generazione che, invece, ne avrebbe avuto più bisogno, seduta al limitare fra mondi completamente diversi, divisi da spaccature micidiali, lontani per sempre su tutto. Io non amavo, bevevo letteralmente i testi e il suono delle chitarre dei gruppi rock che stavano “devastando” il panorama musicale di quegli anni: lì c’era ciò che volevo o credevo di volere o, meglio, ciò che qualcuno mi aveva fatto credere io volessi. Altri tutor insomma ma più subdoli perché immensamente amati.

Questa è la storia della mia vita: guardare la luna indicata dal dito…e prendere sempre una sberla come se fossi ugualmente un’idiota. Pare che non sia possibile vivere, pensare, amare senza l’ausilio indispensabile di una qualche droga, di un aiuto sintetico che ti apra la mente su orizzonti nuovi e validi. Pare che non sia attuabile alcun valido intervento sulla realtà umana e sociale senza scannare qualcuno o sacrificarlo sull’altare di interessi più alti e nobili. Annuivamo nel ’70, continuiamo a farlo oggi. Io sono un uomo sfinito dalla schizofrenia di un’esistenza accompagnata da gente che artisticamente amavo e politicamente e ideologicamente invece non digerivo. So perfettamente che non ricucirò lo scollamento, non certo in questa vita e il senso d’impotenza mi sta uccidendo lentamente e poi sono solo, giustamente e lucidamente solo.

C’è una luce particolare oggi sullo jonio, un filtro di perla per ammorbidire gli spigoli dei miei umori confusi. Anche ora la musica di uno degli artisti che ho amato di più mi porterà fuori dalle secche di questa sera infinita, sarà il dito che ti indicherà la mia luna, ti dirà le parole che io non so pronunciare e avrò la speranza che l’amore in assoluto ricomponga il dissidio di sempre e che scriverlo non sia stato inutile.

De Andrè ha già iniziato a raccontare del chimico che conosceva la legge che permetteva agli elementi di convivere senza scoppiare e ancora una volta chinerò la testa per ringraziarlo d’avermi fatto guardare oltre.

6 commenti:

UIFPW08 ha detto...

bello complimenti

ANTONELLA ha detto...

Tu parli di lotte re naturalmente le rapporti ad anni che sono stati così fruttuosi e per la gente e per le idee nuove e per tutte le cose che venivano incontro e che si potevano osservare, rincorrere ed impradonirsene. Forse ti penti un po' di avere amato e non totalmente aderito ad un idea. Ma credo, che il tuo sia undilemma delle anime sensibili. di ogni tempo. Anche adesso ci saranno ragazzi disorientati e forse anche di più perchè hanno meno cose che gli corrono incontro. TU SEI SENSIBILISSIMO. Ho ansia per te.

UIFPW08 ha detto...

Antonella sempre adorabile...

Mcloud ha detto...

Forse il segreto per abbracciare veramente un'idea, di qualsiasi idea si parli... è quella di metterla in discussione, sempre... e sperimentarla giorno per giorno, estrapolandola dal "credo comune" e scindendola dai preconcetti imposti in modo più o meno subdolo dagli "altri"...
Penso che ci siano diverse persone che sono alla ricerca, consapevolmente, di una "visione" reale... in molti si ribellano ad un mondo "imposto", "sceneggiato" e "interpretato", come una grande rappresentazione teatrale...
Non sei poi così solo...
Un caro saluto...

ANTONELLA ha detto...

@Maurizio: Ma sempre lo sono

NP ha detto...

Sono d'accordo con Maurizio naturalmente, non sei solo.
Purtroppo la famiglia, la cultura, la società ci hanno condizionato non poco sin dal primo vagito. E' per tutti così. C'è chi ha la fortuna di comprendere prima di altri che la vera strada è seguire il proprio io ma non è facile andare contro corrente e bisogna avere una centratura notevole per non farsi condizionare.
A questo mondo siamo tanti puntini estremanente soli, sempre soli, che di tanto in tanto fortunatamente incontrano qualcuno con cui fare un pezzo di strada. tvb