martedì 7 ottobre 2008

KKK

In un modo o nell'altro dobbiamo intenderci, non è detto che siano la tv o la stampa ad offrirci tale opportunità. Stiamo diventando un paese razzista!? Se leggi la stampa intellettualmente impegnata, se vai sui blog, la risposta è francamente positiva: il razzismo ormai è più che incombente, è un dato di fatto. In quest'ottica il povero negro, il povero cingalese, il povero cinese o il povero magrebino giunto sul nostro territorio ( a proposito questo termine non lo sa più nessuno cosa significhi, ma all'estero gli altri lo sanno benissimo ) viene sfruttato, massacrato di lavoro e di botte in modo pressochè normale. Lui che era venuto con lo spirito costruttivo di rifarsi una vita nel rispetto di regole e abitudini millenarie e lontane dai suoi costumi; lui viene ripagato con ferocia disumana per questo suo spirito d'abnegazione. Pare che l'ondata di razzismo si sia ormai diffusa ovunque : dal ricco nordest alle metropoli padane, dal centro al sud fannullone ed ipocrita. Solo la chiesa è rimasta come baluardo a questa logica di barbara persecuzione ma non basterà: troppe e troppo grandi le colpe dei secoli passati contro quelle popolazioni che ora premono ai nostri confini piene di cultura e fede, coi loro abiti cenciosi e colorati. Esse sì che hanno il diritto di muoversi liberamente dentro la vecchia e polverosa Europa, con i suoi parlamenti inutili, le sua università e i suoi intellettuali decrepiti e reazionari. Come è possibile anche solo pensare di mettere un freno o di regolamentare gli afflussi? Scandaloso! Vergognoso!! Razzista!!! Ci siamo dimenticati i nostri emigranti ( ? ) e le loro tristi odissee; ci siamo dimenticati della fame e dei bisogni dell'umanità povera? Sì ce lo siamo dimenticati ed è ovvio, stiamo diventando un paese fascista ( ? ).

Ma chi crede veramente a questo panorama? Qualcuno di voi lo ha visto? Così? E' questa l'Italia diffusamente? Secondo me no: l'Italia semplicemente non è e questo è il motivo per cui ciascuno ne fà strame come e quando vuole, anche i poveri clandestini ( ma poi diventeranno elettorato, no? )



6 commenti:

Bruja ha detto...

devo darti tristemente ragione...stiamo diventando fascisti...ma credo che non sia solo un fenomeno italiano...credo sia un fenomeno di portata molto più ampia...purtroppo...:-(

VIRI ha detto...

BRUJA- Grazie dell'intervento e benvenuta. Credimi sono assolutamente sincero: io non sono certo della fascistazzione del paese; non nel senso che storicamente conosciamo del fascismo; noto chiaramente un certo "irrigidimento" sociale ma siamo così sicuri che la maggiore responsabilità non ricada proprio su quelle forze che hanno fatto dell'accoglienza ad ogni costo la loro bandiera? Se io, presentandomi, cominciassi a darti pedate negli stinchi o a ruttarti in facccia come se niente fosse il tuo buttarmi fuori dovremmo considerarlo un atto di violenza fascista e razzista? Io credo che non ci sia niente di più schifoso delle teorie che prevedono razze superiori o inferiori geneticamente predefinite ma penso che l'integrazione e la non violenza si costruiscano a viso aperto con diritti e doveri chiari per tutti, senso dello stato, dei confini, delle leggi e delle tradizioni conquistate in secoli di civiltà. Molti devono ancora spiegarmi, sopratutto le donne, come fanno ad essere così vicine al mondo e alla cultura musulmana; e son quasi tutte di sinistra.

Nadia ha detto...

sono d'accordo con Bruja quando dice che non è un problema solo italiano solo che per noi è arrivato più tardi rispetto ad altri paesi perchè dopo altri ci siamo aperti agli stranieri.
Quello che succede secondo me è in parte dovuto al timore di perdere la priorità o il diritto in un paese che senti "tuo" e che vedi trasformare.
E' brutto dirlo ma penso che l'ignoranza in questo caso dilaghi. Ciao :-)

VIRI ha detto...

UNADONNA- Ma perdere una priorità è una cosa, perdere un diritto un'altra secondo me. Se poi la tua perdita fa da contrappunto ad un'ingiusta e illegale acquisizione di altri allora l'aria diventa pesante. Mi spiego meglio: se io devo rispettare nella mia attività personale e professionale certe regole pesanti e costose e invece per il primo venuto dall'altra parte del mondo queste regole non sono valide e il tizio in questione fà cioò che vuole e lo stato se ne fotte e il mondo politico recita solo la litania che 2 pesi e 2 misure sono perfette, io sfido chiunque a dire mi sta bene. Tu hai ragione quando parli d'ignoranza ma c'è qualcuno che la vede solo da una parte ed invece è malattia ubiquitaria. Ciao.

Nadia ha detto...

@ salina
è vero, hanno notevoli agevolazioni ma oltre a questo la cosa che a me disturba, e parlo dell'ambiente in cui vivo, è la loro arroganza. Molti si sentono in diritto di alzare voce solo per il fatto che sono poveri immigrati, il pietismo in genere non mi è mai piaciuto.

Daniele ha detto...

Quando le cose vanno male (di questi tempi, per esempio), torna prepotentemente la logica del "noi e loro", la lotta al diverso, la difesa dei diritti acquisiti (ma acquisiti come? per nascita?). E' una reazione umanamente naturale...